Nada, in sanscrito, significa vibrazione, cioè suono:   il Nada Yoga è una disciplina musicoterapeutica di origine indiana e tibetana che utilizza il suono, la musica e la coscienza (consapevolezza fisica), per ristabilire equilibrio e armonia tra corpo, mente e spirito, risolvendo o alleviando molti problemi psicologici, fisici e fisiologici in modo naturale.


     I fondamenti teorici del Nada Yoga si trovano in antichissimi trattati (
Gandharva Veda, Upanishad, Naradiya Shiksha, Sangita Ratnakara ecc.), in cui è stata formulata una teoria generale del suono su basi matematiche, fisiche e metafisiche.
Un grande sviluppo a questa antichissima disciplina è stato dato dagli studi e dalle ricerche del musicista  e musicoterapeuta indiano,
Sri Vevu Mukunda di Bangalore.
    Il principio fondamentale del Nada Yoga è quello della tonica la frequenza-base diversa per ciascuna persona, su cui vengono impostate tutte le tecniche, che prevedono l'uso della voce e del canto elementare: il risultato più immediato consiste nel raggiungere la mente rendendola calma e libera da emozioni e inibizioni intellettuali (mente incondizionata).
     L'uso poi di appropriati Mantra (vibrazioni sonore che attuano il corretto e funzionale movimento del prana con conseguente ridistribuzione di energia) e di specifiche scale musicali ricavate dallo schema
Melakarta del Sud India (impostate ed eseguite sulla nota tonica individuale), consente di toccare particolari punti del corpo fisico e psico-eterico (nadi) e della sfera emotiva (shrutis), rimuovendo dal subconscio i blocchi energetici negativi convertendoli in positività per fini autoterapeutici e per favorire e sviluppare la creatività.
     L'individuazione e l'uso di del
Ritmo Naturale, anch'esso diverso per ogni individuo, permette di adeguare ogni attività ad un dato ritmo di riposo, a tutto vantaggio della resistenza fisica e della lucidità mentale. Particolari tecniche ritmofonetiche Takadimi inducono una attivazione neurosensoriale che incrementa le sinapsi cerebrali, migliorando l'attenzione, la concentrazione, la memoria e l'intelligenza.
     Le tecniche strettamente musicoterapeutiche sono inoltre affiancate da una serie di esercizi che consentono il progressivo sviluppo della forza mentale per l'attivazione e la distribuzione di energia ionica per l'allineamento e il rafforzamento dei
campi elettromagnetici del corpo umano: ciò favorisce la circolazione sanguigna, agisce sulla struttura ossea e muscolare, rallenta il processo di invecchiamento delle cellule e assicura una valida protezione fisica e mentale.
     L'addestramento ad esercizi di
Meditazione, attraverso la pratica del Canto Armonico (Overtones), permette infine di ottenere il particolare stadio di riposo della mente (niroda) equivalente a quello raggiungibile solo ad un particolare livello del sonno (onde cerebrali delta).

Riccardo Misto